Relazione Test MFSI – SF

Relazione sui parametri rilavati con il test MFSI-SF

La stanchezza può manifestarsi in una vasta gamma di forme di sintomi, tra cui quella comportamentale, cognitiva, somatica ed affettiva.

Varie ricerche e l’utilizzo del MFSI-SF in vari ambiti (fra cui anche oncologico) hanno dimostrato che tale scala è affidabile e valida in quanto sensibile a saggiare le varie differenze nella fatica, oltre al fatto che non è specifica per la “malattia” in sé, né presume la presenza di fatica.

Questo rende tale scala utile in ambito clinico.

La MFSI-SF è costituita da 30 sintomi progettati per valutare la natura multidimensionale della fatica. In ogni sintomo la persona deve determinare la misura dello stesso aggiudicando un punteggio che va da 0 = niente a 4 = estremamente.

I vari punteggi sono sommati per aree specifiche andando a costituire 5 sottoscale: fatica generale, stanchezza fisica, stanchezza emotiva, fatica mentale e vigor.

Successivamente si sommano le prime 4 sottoscale a cui si sottrae il punteggio della scala vigor per creare un punteggio totale di affaticamento.

Questo processo ha portato all’elaborazione dei grafici qui presenti, con lo scopo di valutare la situazione all’inizio del percorso dietologico e alla fine dello stesso.

Sono stati presi in considerazione 46 test presentati all’inizio ed alla fine del percorso, alle persone giunte presso il nostro ambulatorio, per un arco di tempo che va da settembre 2013 a fine marzo 2014.

Dei 46 soggetti , 28 sono di sesso femminile e 18 di sesso maschile; l’età minima è di 14 anni e l’età massima di 78 anni per una media di 49 anni.

La comparazione dei dati ottenuti evidenzia che in fase iniziale vi sono punteggi abbastanza alti alla voce “sintomo fatica generale”, dato che si riduce notevolmente a fine percorso in relazione sia al calo ponderale che all’assestamento dei parametri ematochimici esaminati.

In senso inverso il parametro “vigor”(vigore), che all’inizio percorso è riferito dai vari clienti come non adeguato o sicuramente carente, assume un valore positivo (nel senso che aumenta) a fine percorso.

Questo dimostra come il benessere di una persona sia strettamente correlato a vari fattori.

Nelle tabelle successive (Tab. 1-2) i vari parametri sono espressi nel valore minimo e massimo indicati nel totale delle 46 schede, mentre il valore medio risulta dalla somma dei vari punteggi per singola voce.

Le tabelle evidenziano quanto detto poco prima.

La tabella 3 ci indica invece i punteggi espressi solo come valore medio.

Quindi il calo ponderale, nelle persone in sovrappeso, comporta una diminuzione del senso di fatica generale accusato ed in concomitanza un aumento della forza vitale del soggetto stesso.

Questo a dimostrazione che uno stile di vita globale “sano” , migliora una serie di fattori che influenzano non solo il nostro stato di salute ma anche il nostro benessere psico-fisico.

Dr.ssa Rosanna Avi

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